top of page

Progetto Ideato e Condotto da:

Alba Sarompas

 

Con il sostegno di:

Deb Hicks

Con il patrocinio e collaborazione di:

L'Associazione Melilla Acoge

L'Scuola di Arte Miguel Marmolejo (Melilla)

Il Ministero di Cultura della Spagna

L'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano).

Laboratorio di Arte Terapia sulla ridefinizione identitaria nel contesto migratorio della città di Melilla

Melilla, città spagnola situata nel nord del Marocco, di appena dodici chilometri quadrati, circondata da un muro, quattro frontiere e dal mare. Il confine terrestre tra Melilla e l'entroterra marocchino è recintato e sorvegliato, creato e finanziato dall’Unione Europea, allo scopo di contenere l'ingresso d’immigranti nell'enclave. Situazione che crea un approccio complicato all’ambito migratorio, tanto dalla parte dell’immigrato quanto da quella delle persone che abitano nella città.

Sono tanti i migranti che provano a entrare dentro la città, l’immigrante, chiamato clandestino, si vede forzato a superare questo muro pericolosamente e illegalmente, in un doppio gioco: chi ha la pelle nera affronterà un salto dal muro coperto di fil di ferro, dopo la folle arrampicata sui reticolati; chi non la ha, come i siriani, può tentare invece di confondersi nella calca dei trentamila pendolari marocchini che ogni giorno entrano regolarmente dal valico di frontiera.

 

 

Dopo aver superato i confini, l’immigrante clandestino viene accolto dentro al CETI, Centro di soggiorno temporaneo per immigranti, gestito e finanziato dal governo spagnolo e l’UE.

La Puerta de África è un progetto di Tesi che usa la metodologia del'Arte Terapia, per creare un laboratorio all'interno del contesto migratorio della città di Melilla, Spagna.

In particolare, il laboratorio, si basa sulla trasformazione identitaria provocata dall’esistenza dei muri e delle loro porte, nell’ambito migratorio. Una trasformazione identitaria che porta a ridefinire la propria identità all'interno del nuovo contesto sociale, tanto da parte dell’emigrato quanto da quella della società accogliente.

 

Fotografia del fotografo melillense Diego Sedeño

In particolare, il laboratorio, ha avuto luogo presso la Scuola d’Arte Miguel Marmolejo, a Melilla, con il patrocinio del Ministero della Cultura della Spagna.

La metà dei partecipanti erano abitanti della città e l’altra metà persone residenti nel CETI.

Si è sviluppato il tema della ridefinizione identitaria tramite la creazione delle Maschere, usando come strumenti principali di lavoro il corpo e la creazione dell’autoritratto e del ritratto dell’altro.

 

 

Alla fine del percorso si è creata una mostra collettiva nel centro della città con le opere realizzate durante il laboratorio, nella quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di far vedere e poter spiegare la propria esperienza in questo percorso.

Alba Sarompas

bottom of page